BTS alla Casa Bianca: il presidente Joe Biden ha ospitato la band nell’ultimo giorno del Mese del Patrimonio dell’Asia Americana.
Il mese di maggio non è un mese normale per le persone asiatiche che vivono in America. Si tratta del Mese del Patrimonio dell’Asia Americana e delle Isole del Pacifico, una ricorrenza che serve a ricordare a tutti gli Stati Uniti che parte della grandezza della loro nazione deriva anche dall’essere formata da moltissime persone originarie proprio di quelle zone del mondo. Per celebrare questa ricorrenza, il 31 maggio Joe Biden ha quindi ospitato alla Casa Bianca il gruppo che maggiormente al momento unisce Asia e America: i BTS.
BTS alla Casa Bianca: un messaggio di inclusione
La scelta di ospitare nella residenza presidenziale uno dei gruppi simbolo del successo del K-pop, genere prettamente sudcoreano e asiatico, è un chiaro messaggio di inclusione, in un periodo in cui, soprattutto dopo la presidenza Trump, l’inclusione delle minoranze in America è stata messa a dura prova, come testimoniato dai tanti crimini d’odio anti-asiatici.
Da qui l’esigenza, forte nella presidenza Biden, di sottolineare come l’America sia tornata ad essere il Paese di tutti, capace di accogliere e di far proprie le migliori menti di tutto il mondo.
Le parole dei BTS
Nel corso dell’incontro, tutti i ragazzi che compongono i BTS hanno avuto modo di esprimersi, parlando in coreano, contro l’odio nei confronti delle persone asiatiche. Jimin ha sottolineato quanto sia stato sconvolto da certi episodi, mentre J.Hope ha voluto aggiungere: “Siamo qui oggi grazie al nostro esercito, i nostri fan in tutto il mondo, che hanno nazionalità e culture diverse e usano lingue diverse. Siamo veramente e sempre grati“. Un incontro, quello tra Biden e i BTS, che ha avuto una portata enorme, con oltre 250mila persone collegate in live stream per assistere a questo evento storico.
Di seguito un breve video dell’incontro: